A margine della conferenza stampa di Giuseppe Conte apprendo che il Movimento 5 Stelle abbandona la Giunta Emiliano, spostandosi dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione.

Le motivazioni sono note, personalmente le reputo sacrosante.

Tuttavia dispiace, non poco, costatare la tardiva presa di coscienza, dovuta ad una scarsa considerazione del territorio, dove già da tempo, sin dall’inizio, i più attenti osservatori, i più solerti attivisti e svariate risorse dello stesso Movimento mettevano in guardia non sul singolo politico o su una specifica forza, quanto su un modello che, al di là delle verità giuridiche che competono alle istituzioni deputate, ha generato, in nome della vittoria elettorale, un trasformismo politico privo di garanzie in termini di trasparenza. Un modello che, per esercitare la sua capacità in termini di consenso, ritiene che il fine giustifichi i mezzi.

Mezzi e pratiche diffusamente utilizzate che, a prescindere da eventuali sentenze, sono quanto meno inopportune. A Lecce si andrà al voto tra poco meno di 2 mesi. Più volte ho sollecitato maggiore attenzione ai dettagli e ad alcune dinamiche: affidamenti diretti, nomine ed incarichi, che certo non alludono a nulla di illegale, ma sicuramente non eccellono per trasparenza e opportunità.

La città è scossa peraltro dai recenti scandali collegati ad un’indagine che vede oltre 40 indagati, a vario titolo, per multe annullate e pass ztl in cambio di regali e voti. Ma lontano dalle cronache giudiziarie il fenomeno del voto di scambio appare più diffuso di quanto raccontato.

È per questo che ritengo necessario fare un appello alle forze politiche, nell’esercitare il massimo sforzo possibile affinché questo fenomeno sia contrastato e, ove ve ne fossero prove sufficienti, i candidati sindaco intervengano per espellere aspiranti consiglieri poco inclini al rispetto della legge, segnalando gli stessi alle forze dell’ordine, per tempo e senza esitare.

Un patto insomma, di legalità, di serietà, verso le istituzioni, verso la città.

Sono certo, che gli amici del Movimento 5 Stelle Lecce, impegnati nelle amministrative all’interno della grande coalizione di stampo Emiliano, saranno i primi a raccogliere la proposta in nome di una politica improntata alla legalità, a partire dal più nobile esercizio democratico collettivo: il voto.

Il voto di scambio non è semplicemente un reato, è la compromissione di un’intera società.

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